giovedì 25 novembre 2010

Mi pesticciano....

Siccome io in Italia ci sto poco (e fo del mio meglio per starci meno), quando ci torno vedo una quantità di cose che probabilmente gli stanziali non vedono più. Una di queste è la seguente. Deambulo spesso, occupato in quotidiani compiti, nel mio quartiere di Rifredi, Firenze. Son dotato di vasta massa corporea, sviluppata, fortunatamente, più in altezza che in larghezza (anche se quest’ultima è superiore ai miei desideri) e l’ultima cosa che di me si possa dire è che passo inosservato. Orbene, nonostante ciò, vengo investito, con sorprendente frequenza, da passanti che sembrano poco interessati a dove mettono i piedi. Numerosi i casi specifici. Vi è la signora che scrive un SMS e che devo avvisare con un fischio perché mi si dirige contro con veemenza; vi è l’altro che esce impetuosamente da un negozio e che mi travolgerebbe, se non pesasse due terzi del mio peso; un terzo parla con un conoscente e, nei saluti, incomincia a camminare continuandolo a guardare e mi viene fra i piedi. Molti, pur guardando davanti a sé, mi investono senza apparente motivo. I più, a coppie, parlottano fra di loro e proprio non mi vedono.


 


E, badisi bene, non si tratta mai di marciapiedi affollati. Anche in distese spopolate, riescono a centrarmi, come se lo facessero apposta. Ma non è così. Altri si soffermano a contemplare il paesaggio sulla porta di pubblici esercizi e bisogna spostarli di peso per entrarvi od uscirvi. Tutti, comunque, dopo l’urto o il richiamo, si scusano, contriti. Ho parlato del fenomeno con amici pedestri ed acuti osservatori, che me l’hanno confermato.     


 


Una spiegazione è necessaria a cotanto sproposito. Si può naturalmente eliminare un improvviso e generalizzato affievolirsi dei sensi. La causa deve quindi essere psichica e non sensoriale. Si potrebbe pensare ad un risvolto dell’imperante berlusconismo. Quella mentalità che fa dell’egoismo e dell’indifferenza agli altri la sua caratteristica principale. Ma io conosco bene i miei rifredini. Son persone sensibili e pur un tantinello ignoranti, son rispettosi del prossimo e di indole gentile. Quindi la spiegazione non può stare che nel panico in cui vivono. Son talmente preoccupati dalla situazione corrente che paiono vagare senza meta, gli occhi sbarrati nel vuoto, indifferenti, addirittura inconsapevoli di ciò che gli succede intorno.


 


A questo punto siam giunti, in questo sconsiderato paese.       

mercoledì 10 novembre 2010

Datemi un consiglio!!!

A me questa isola di Flores comincia a venirmi sulle palle. Ma ho ancora del tempo. Come disse Lenin dopo la fallita rivoluzione dei decembristi: Sto dielat? Che fare?, io dico : Che faccio? Tornare a Firenze? Cambiare isola (ne ho viste finora 3 su 9)? Andare alle Canarie o a Madeira? Andare a Barcellona? Rintanarmi qui per 15 giorni a baloccarmi sul web?

Mandatemi il vostro parere entro domani, giovedi a mezzanotte. Deciderò in base alla maggioranza dei pareri.

martedì 9 novembre 2010

Cedo pacchetto integrale trasferimento Azzorre. Solo amatori astenersi perdigiorno.

Chi non vorrebbe partire e rifarsi una vita altrove? Eccovi serviti con questa bell'idea, già pronta. Questo paesine, nell' isola di Flores, è abbandonato e in vendita. Ci si può fare un agriturismo di lusso. Ci sono più case di quante se ne vedano perché  coperte dalla vegetazione.

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Come vedete alcune case hanno bisogno di certi lavori, ma i muri sono solidi.

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Il proprietario è un italiano, così che, se ve lo tira sotto la coda, non potrete nemmeno lamentarvi che non vi eravate capiti. A ben vedere è un vantaggio. I lavori sono lautamente aiutati dall'UE, se ci mettete due pannellucci solari si può arrivare al 50% a fondo perduto, compresa la vostra macchina per andare in su e in giu. Poi ci si può accordare con la ditta, per una onesta sovrafatturazione, e si arriva al 60%. Tutta la faccenda ve la fate seguire dall'avvocato del comune in cui il villaggetto si trova, è uno che sa tutto, me lo hanno raccomandato in diversi. Pronto sarà certamente migliore di questo altro villaggetto vicino, già in funzione e che gira benone. Sarà migliore perchè voi ci metterete il gusto e l'amore del buon vivere che è una caratteristica degli italiani e della quale i portoghesi sono oltremodo sprovvisti. 

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Per diversificare, nei campi intorno, piantate la Reseda luteola, che è quell'erba che dà il colorante tessile giallo di cui ho già parlato precedentemente. La Ue vi da un contributo per cominciare ed uno, tutti gli anni, per continuare. Uno finale, per smettere. Naturalmente voi coltivate, sì, ma al piccolo trotto, quel tanto che basta per avere i contributi. Visto che è un agriturismo ci mettete a lavorare i turisti e poi gli rifilate un sacchettino di colorante giallo per quando tornano a casa. A pagamento.  

Il vantaggio sta nel fatto che dal villaggio si vede il mare, ovviamente. Ma fra il bagnante e la spiaggia vi è una parete rocciosa vertiginosa. Quindi voi li prendete in macchina e li portate in un luogo più accessibile. Poi andate a riprenderli quando son cotti. A pagamento, caro.

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Non vi pare una bella idea?